(libreria Notebook dell'Auditorium - Roma)
Mi è sempre piaciuto entrare in libreria, gironzolare tra i libri, scoprire nuovi titoli e nuovi autori, passarci pomeriggi interi e poi uscire, sempre, con qualcosa in mano. E' un lusso che sta scomparendo questo. Piano piano, quasi silenziosamente, presi come siamo dalla frenesia contemporanea, quasi non ci accorgiamo che molte librerie hanno chiuso o che la gran parte dello spazio una volta dedicato ai libri si sta assottigliando sempre più, lasciando il posto a oggetti tecnologici, da regalo, accessori di design per la casa o la cucina. E i libri, un tempo padroni del locale, sono sempre più relegati agli angoli.
Con l'arrivo degli e-book, un cambiamento doveva pur esserci: con questo nuovo sistema, gli spazi fisici non sono più così importanti, il libro, come la musica, è diventato immateriale, un file che si può caricare comodamente su un supporto elettronico che ne contiene a migliaia, che è maneggevole e si può portare in vacanza o in giro senza il fastidio del peso e del volume. Una grande rivoluzione! E comoda oltretutto! Però...
Però c'è un però: le librerie non sono, non lo sono mai state, un mero negozio di libri (e i libri non sono mai stati pura merce) ma un luogo magico dove quando entri ti è permesso girare per ore tra i numerosissimi titoli indisturbato, fare scoperte, leggere gli incipit, inebriarsi del profumo di carta e di stampa, farsi conquistare da una bella copertina e infine sceglierne uno oppure no. Quanti libri io ho scoperto così e che altrimenti non avrei mai comprato? Ho letto libri meravigliosi grazie a quei pomeriggi passati a bighellonare in libreria. E ho paura che presto questa bellissima possibilità potrà sparire.
(libreria del Palazzo delle Esposizioni - Roma)
Io non sono contraria agli e-book, sono uno strumento straordinario e comodo, ma mi piacerebbe che i cari, vecchi libri continuassero a coesistere ancora a lungo. Il catalogo dei titoli su uno schermo è per forza di cose asettico, freddo, impersonale, ed è difficile che si possano fare scoperte entusiasmanti se prima qualcuno o qualcosa non ti abbia consigliato di leggere quel libro. Come orientarsi nella mole infinita di titoli? Saremo condizionati dalle scelte degli altri, che sia un amico o un critico, e non dalla nostra ispirazione del momento. E questo lo trovo molto triste perché la nostra preziosa libera scelta si riduce.
Le scoperte casuali spariranno e sono quelle che mi mancheranno più di tutte perché ogni libro che ho comprato grazie a loro, oltre alla storia che raccontano al loro interno, ne hanno una che li coinvolge e che me li fa sentire più miei e unici.
Tempo fa lessi un articolo sulle librerie del futuro e di come potrebbero riciclarsi per non sparire completamente, ne ritagliai una parte che vi mostro qui:
Potrebbe essere una buona soluzione e luoghi di aggregazione di questo tipo in una società sempre più egoista e individualista non possono che far bene, ma io spero che ci sia posto anche per il "prodotto-libro" così come lo conosciamo oggi e che librerie e biblioteche si possano integrare e fondere tra loro per far continuare a esistere quell'insieme di fogli rilegati che ha accompagnato generazioni.
Questo video, forse lo conoscete, è un po' vecchiotto, del 2010, ma resta sempre molto efficace e rivederlo è sempre un piacere!