Tanti, tanti anni fa, quando avevo molto più tempo da perdere di oggi, ero un'appassionata di giochi linguistici e questa passione mi ha avvicinato a tanti autori che conoscevo marginalmente o non conoscevo affatto. Lui è uno di questi.
Si chiama Anacleto Bendazzi, è stato un prete vissuto tra la fine dell'Ottocento e la fine del Novecento a Ravenna e ha lasciato questa terra alla meravigliosa età di 99 anni.
Se anche voi non lo conoscete, vi consiglio di colmare questa lacuna: le sue "Bizzarrie Letterarie", vi faranno girare la testa, ma ne vale la pena! Poiché però è un'opera mastodontica, alcune sono state raccolte e curate da Stefano Bartezzaghi in un libretto della Vallardi ("Bazzecole andanti") nel lontano 1996. Se riuscirete a recuperarlo, vi divertirete non poco.
Questi suoi particolari auguri, se vengono letti in maniera tradizionale, da sinistra a destra, sono altamente positivi e beneauguranti. Viceversa, se viene letta solo la colonna di sinistra... beh, quelle son cose da non augurare nemmeno al vostro peggior nemico!
Auguri... enigmistici!
Auguro a te per il principio d’anno tutti i beni dall’uomo più bramati
ogni sollecitudine ed affanno da casa tua sian sempre allontanati
una vita fra triboli penante nemmeno immaginar possa il tuo core
auguro a te fino al supremo istante pace felicità ricchezza onore
e dell’inferno nell’orrendo fuoco giammai ti lasci penetrare il fato
ti si prepari fin d’adesso il loco degli angeli nel regno alto e beato
e fame e sete e peste e caldo e gelo trovi presso di te chiusa l’entrata
a larga mano ti conceda il cielo ogni cosa da te desiderata
sia maledetto qual infame e muoia chi non ti dà sollievo nel dolore
chi alla tua vita apporterà una gioia dall’uom sia benedetto e dal Signore
temano ognor l’ira fatal dei numi color che cercheran farti del male
color che amici volgeranti i lumi opra grande faranno ed immortale
che tu non abbia mai un sol momento morbi discordie e ogni altra traversia
la salute l’onore ed il contento ti facciano costante compagnia
fortuna e favorevole destino si presentino presto alle tue porte
restino lungi ognor dal tuo cammino le braccia spaventose della morte.
( da “Bizzarrie Letterarie” di Don Anacleto Bendazzi, Ravenna 1951 - B.E.I. – Biblioteca Enigmistica Italiana ‘G. Panini’ – Via Emilia Ovest 709, 41100 Modena )
No comments:
Post a Comment