June 26, 2011

Il doloroso piacere dell'attesa...

Devo avere tra le mani un piccolo gioiello: un libretto che dopo aver letto questa recensione, sono andata a cercare e ho comprato.

 
Ultimamente sto facendo un po' di provviste libresche in attesa di andare a luglio al fresco in montagna, lontano dai rumori, dal caldo e dal computer. Solo passeggiate nei boschi e letture e non vedo l'ora. Però non credo che questo libretto riuscirò a portarmelo, è sul mio comodino e mi tenta ogni giorno. Ho letto solo l'incipit e già mi ha catturata.
Per cercare conferma a quella recensione, ho guardato anche quelle su Anobii, eccone alcune:

1) "Da quando ho memoria, non ho mai smesso di comprare libri. La biblioteca che si mette insieme è una vita. Non è mai una somma di libri".

2) Storie di libri e di bibliofili: ancora? Sì, e per fortuna. Perché a scriverlo è un argentino… uno che Borges ce l’ha nel sangue. E dunque: gioiello puro. Con la leggerezza di Calvino e i paradossi di Flaiano (mi scuso per le citazioni italiane) ecco una storia di come i libri cambiano la vita. E non si tratta solo di leggere i francesi dell’Ottocento al lume di candela, o Goethe ascoltando Wagner, e Baudelaire con Debussy. Nemmeno di finire sotto un'auto leggendo una poesia di Emily Dickinson. C’è di più, molto di più. In appena 85 pagine! Davvero bello. E grande.

3) [...] Una bellissima storia di libri e bibliofili, di destini e passioni che diventano ossessioni, con molto Borges ma anche un'ottima capacità personale di questo scrittore argentino, che non conoscevo e mi è piaciuto molto. Da lettrice convertita al digitale con un passato di bibliotecaria mi chiedo come saranno i bibliofili del futuro, quali saranno i loro pesciolini d'argento i loro canaletti.

Vedremo se riuscirò a resistere fino a metà luglio!

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Aggiornamento del 30 giugno:

Aggiungo, se non bastasse, anche questa recensione di Internazionale:

Carlos María Domínguez, La casa di carta
Sellerio, 85 pagine, 10,00 euro


Con La casa di carta l’argentino Carlos María Domínguez ha scritto un racconto straordinariamente divertente su come i libri possono dominare la vita del collezionista inveterato. La narrazione comincia con ingannevole semplicità. Una donna di nome Bluma Lennon compra una copia di seconda mano delle poesie di Emily Dickinson in una libreria di Londra. Appena esce in strada un’auto la investe uccidendola. Questo porta Domínguez a dedurre che i libri sono capaci di cambiare destini e possono essere anche pericolosi.... (continuate su Internazionale).


Alla fine il libro l'ho letto: non ho resistito, non mi ha delusa :)

6 comments:

cri said...

me lo segno- Ciao Carla!

Carla said...

Ciao Cri, un bacio! :)

Nela San said...

Ciao, passando dal blog di Dede sono arrivata qui. Questo romanzo non è un giallo (che di solito leggo e su cui scrivo) ma mi hai incuriosito. Lo compro. Nela San

Carla said...

Ciao Nela benvenuta e grazie di essere passata. Avere Dede in comune è una gran cosa! :)

laura scarpa said...

e così ho scoperto il tuo blog, con assai condivisioni... grazie per questo consiglio (ma ho saltato la recensione, preferisco poche parole e il mio naso). Grazie, ora esplorerò meglio il tuo Clan!

Carla said...

Ciao Laura, che onore! :) Benvenuta!