Gironzolando tra gli scaffali e i tavoli la mia attenzione è stata catturata da libri tutti riguardanti l'America e New York, e così mi sono portata a casa un libro della Taschen su Hopper, il bel libro di Sempé sulle copertine del New Yorker da lui disegnate, e un libro di narrativa di Adam Gopnik, guarda caso anche lui scrittore sul New Yorker.
La sera, poi, sono andata a seguire al Palazzo delle Esposizioni di Via Nazionale, un bel documentario sul New York Times (in lingua originale con sottotitoli) e sullo stato della stampa dopo l'avvento di Internet: "Page one: a year inside the New York Times", nell'ambito di un'iniziativa curata dal settimanale Internazionale per il festival del giornalismo tenuto recentemente a Ferrara.
Oggi, infine, in occasione di un piccolo rinfresco che farò domani in redazione per festeggiare la mia assunzione avvenuta a maggio (poi sono cominciati i turni per le ferie e non ho più avuto il tempo per organizzare la cosa), ho pensato bene di inaugurare delle teglie in silicone per mini muffin sbizzarrendomi nella preparazione di questi dolcetti in vari gusti: con farina di castagne, mela e cannella, ai mirtilli, con gocce di cioccolato...
A fine giornata, pubblicherò le foto di quello che sarà uscito fuori. Stay tuned!
Eccomi qui. Come promesso, queste sono le foto delle mie fatiche pomeridiane ai fornelli (i link portano alle ricette che ho seguito):
e infine, tanto per coronare il fine settimana americano, muffin ai mirtilli
4 comments:
Per prima cosa, complimenti per l'assunzione.Brava!
Che bel fine settimana, di quelli che piacciono a me. Per caso ti sono avanzati dei dolcetti?Saranno buonissimi di sicuro. Se fossero avanzati ti do l'indirizzo di casa e li attendo via posta! Ok, faccio prima a guardare la ricetta originale. Buona settimana.
Grazie Cri,
dopo sei anni di precariato nella stessa azienda, o mi assumevano o mi cacciavano! Fortunatamente hanno scelto di tenermi! :))
Buona settimana anche a te!
Evviva Evviva Evviva per l'assunzione, per i dolcetti goduriosi quelli con le castagne, ma anche quelli con i mirtilli...per i libri ti ruberei immediatamente quello di Hopper! Ma perchè chiude anche la libreria Croce??? Perchè??? Mi piacciono le grandi catene di librerie, dove tutto è assolutamente uguale ovunque tu vada, danno sicurezza, ma mi piacciono tanto anche le altre librerie, perchè invece di chiudere non trovano una soluzione alternativa? Bè a Venezia centro sono purtroppo troppe quelle che hanno chiuso e in terraferma qualcuno resiste, ma fino a quando.
Buona serata
Grazie Fabi! Per le librerie, purtroppo, è la legge del più forte: quelle grandi hanno alle spalle cospicui capitali mentre le piccole e indipendenti non riescono a sopravvivere... quello che mi dispiace è che era una libreria molto attiva culturalmente, ospitava regolarmente autori ed esperti per le presentazioni dei libri e tra poco un altro pezzetto bello di Roma sparirà, impoverendola.
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