June 12, 2011

Il cimitero acattolico o "degli inglesi" di Roma

Questa domenica, dopo aver fatto il mio dovere di cittadina andando a votare i referendum con quattro bei Sì molto prima di mezzogiorno, e dopo aver fatto una passeggiata per Porta Portese, sono andata a visitare, finalmente, il cimitero acattolico di Roma alla piramide Cestia. Dico finalmente perché era da tanto tempo che volevo andarci ma ogni volta che ci passavo lo trovavo chiuso o non avevo il tempo per fermarmi e non riuscivo a capitarci con un po' di calma. Sapevo che era bello, ma passeggiando tra le tombe, alcune recenti e altre anche del '700, si viene pervasi da una piacevole calma. Nonostante sia a pochi metri dal caotico piazzale Ostiense, l'interno del cimitero è una piccola oasi di silenzio e cinguettii di uccelli, non si sente altro. Qui riposano semplici cittadini stranieri, illustri personaggi come Shelley, Keats, Gramsci, poeti, artisti, scultori, musicisti, studiosi.




 la scultrice svedese non potevo ignorarla...

La dedica a Keats è un acronimo



Shelley



 le tombe di cittadini russi con le croci ortodosse

la tomba di Gramsci

e quella di un resistente iraniano


beh, insomma, vale la pena farci un salto.

Qui trovate una descrizione più dettagliata del cimitero e la sua storia:

2 comments:

Marika said...

molto più belli i cimiteri antichi...
Ancora mi ricordo il primo funerale che ho assistito a Prima Porta...La fabbrica dei funerali. E poi si continua a stare in palazzi...mmm....

Carla said...

Sì, le lapidi in pietra hanno un loro fascino, sono d'accordo!